IN MY PACE
I rifugiati LGBT sono una minoranza poco conosciuta nello scenario delle migrazioni contemporanee. In molti paesi Africani e del Medio Oriente i comportamenti omosessuali e bisessuali sono puniti con la prigione o con la morte. L’omofobia è endemica in ogni aspetto della società e le violenze fisiche e sessuali verso alle persone LGBT sono estremamente comuni. Per loro l’Europa rappresenta un sogno, il luogo dove potranno finalmente seguire la loro natura senza rischiare di essere ammazzati.
Nato nel 2016, il gruppo Africarcigay è ad oggi una delle più grandi realtà che si occupa di rifugiati LGBT in Italia. L’unicità di questo progetto sta nella sua spontaneità, il gruppo infatti è stato voluto e auto-costituito da alcuni ragazzi e ragazze LGBT Africani dopo aver ottenuto lo stato di rifugiati, assieme ad alcuni volontari Italiani. Il loro obiettivo è fare gruppo e aiutare tutti gli altri migranti LGBT a trovare la propria strada; non solo nell'ottenimento dei documenti per rimanere in Italia, ma soprattutto nel percorso di accettazione di se stessi, di conoscenza dei propri diritti e di autodeterminazione. Il gruppo si autogestisce in maniera democratica tramite votazioni e i nuovi migranti prima di essere accettati devono raccontare la loro storia ed essere riconosciuti all'unanimità come persone LGBT in fuga. I membri di Africarcigay si espongono pubblicamente in manifestazioni e in eventi artistici perché credono sia fondamentale per sensibilizzare la società sul tema poco conosciuto dei migranti LGBT. Anche se sono al sicuro in Italia, queste persone sono sistematicamente discriminate dai loro connazionali migranti. Una delle attività più importanti del gruppo è infatti entrare nei campi per richiedenti asilo e istruirli sui diritti delle persone LGBT in Europa.
“ In my Pace” non è solo il nome di questo reportage fotografico, ma è anche il nome di una mostra migrante creata da un collettivo di artisti e fotografi per dare visibilità al tema dei migranti LGBT, alle loro difficoltà e alla loro dignità. La mostra è composta da diversi progetti che affrontano la tematica con approcci artistici differenti.