SATTAL 365
"Le cole le conoscete? sono i gracchi di montagna. Hanno una capacità di volare che è fantastica. Le vedi quando c'è bufera, si alzano nel vento, fanno di quei giochi, vedono un boccone, scendono, il vento le spara su a quaranta metri, ritornano giù, io le chiamo i giocolieri dell'aria. Uno dei miei obiettivi, forse diciamo il principale, è avere nelle situazioni della vita la stessa dimestichezza che loro hanno con l'aria."
"Cercavo un posto con certe caratteristiche fisiche ben precise. Almeno un'ora a piedi dalla macchina, panorama incredibile, acqua di sorgente, isolato, e sole anche d'inverno. Sono le condizioni per riuscire a vivere bene."
G. Pozzi.
Giuseppe ha scelto la sua strada venti anni fa quando ha acquistato un rudere a 2000 mt in Alta Valsesia. A due ore di cammino dalla civiltà e a due passi dalle cime, tra la neve e i gracchi di montagna, Giuseppe ha trovato il suo posto al mondo. Al ritmo delle stagioni vissute sulla pelle. Un sogno diventato realtà, ma soprattutto il frutto di una vita aspra ma sempre col sorriso. Vivere a duemila metri è una scelta radicale, che richiede grandi sacrifici e un illimitato spirito di adattamento; per Giuseppe è stato molto semplicemente seguire la sua vera natura. La baita di Sattal cresce ogni anno assieme al numero di vite che si intersecano in questo luogo, che sembra remoto sì, ma solo sulla carta. Per chi ha occhi per vedere, Sattal è un forte e viscerale invito a sentirsi, essere sè stessi e cercare il proprio posto al mondo senza compromessi.
